Hotel Erika

Mi spiace ma non è un 4 stelle, non voglio denigrare il lavoro altrui ma far pagare un servizio da 2 stelle per uno da 4 non è rispettoso verso il cliente 1-cibo pessimo, sicuramente è questione di gusti ma non mi è mai capitato di chiedere una porzione di patatine fritte o una cotoletta e sentirmi dire di NO. Servono prettamente piatti surgelati, possibile che non abbiamo delle patate fritte precotte? 2- colazione vergognosa (cornetti freddi, niente frutta, tutti prodotti confezionati) eppure non ci vuole nulla a fare una crostata , ! Poi i pomodori e i cetrioli che trovi a colazione avanzati li condiscono e te li ritrovi a cena come contorno 3- personale che non rivolge alcuna attenzione verso il cliente, unico un po’ più cortese un cameriere che faceva un po’ tutto, portiere, receptionist ecc ecc 4- pulizia ok unica nota positiva

Dopo Pasqua 2023, nuovamente all hotel Erika in occasione di fine anno tramite pacchetto offerta che comprendeva notte del 31.12. veglione e cena pranzo del 1 gennaio e colazione (abbondante) Personale sempre gentile e disponibile, cucina con pietanze buonissime e abbondanti cena del veglione ottima con musica dal vivo. Altamente consigliato e un applauso anche ad Alessia per la sua gentilezza... esperienza da ripetere al più presto.

Esperienza assolutamente mediocre. Certamente la cucina è l'aspetto piú scadente di questo hotel con cibi poveri in qualità e miseri in quantità e che spesso abbiamo anche dovuto mandare indietro. Manca il parcheggio privato e la piscina è tristemente piccola vista anche la dimensione dell' albergo ed ha insufficiente spazio esterno. La nostra camera era grande, confortevole e pulita ma il vano bagno era disposto in maniera poco funzionale tanto che per accedere al vano doccia bisogna organizzare un' abile manovra da contorsionista. Per quanto riguarda il servizio di portierato notturno direi non certamente all'altezza di un 4 stelle anche perché di notte in una settimana di soggiorno non abbiamo mai visto l'area della reception presidiata tanto che si aveva l'impressione potesse entrare chiunque.